Bärfuss Ulrich (Ueli)
Ueli Bärfuss nacque a Zurigo il 28 febbraio 1935. Nel 1937 si trasferì con la famiglia a Thun/BE dove frequentò le scuole obbligatorie e poi l'apprendistato quale disegnatore edile. In seguito si perfezionò a Zurigo in uno studio d'ingegneria quale pianificatore.
Nella primavera del 1956 iniziò sul campo di volo di Spreitenbach/AG la scuola quale pilota d'aliante, mentre nel corso dell'estate iniziò all'aeroporto di Kloten/ZH quella di pilota d'aeroplano a motore a bordo di un Piper L-4.
Il 19 giugno 1957 ottenne la licenza di pilota d'aliante no. 1437 e il 23 giugno quella di pilota privato d'aeroplano no. 4437.
Dedicando ogni momento libero all'aviazione l'anno seguente ottenne la qualifica d’istruttore pilota d'alianti .
Mentre si trovava in Val Bregaglia per seguire i lavori su un cantiere di montagna conobbe il pilota d'aeroplani ed albergatore di St. Moritz/GR Fredy Wissel, uno dei pionieri svizzeri degli atterraggi in montagna. Quest’ultimo lo introdusse a questa nuova disciplina.
Nell'inverno 1959/1960 Bärfuss partecipò ad un corso per piloti dei ghiacciai organizzato da Hermann Geiger. Mentre si trovava a Zurigo per ragioni di lavoro, continuò la sua formazione di pilota d'aeroplano.
Il 31 agosto 1963 ottenne la licenza di pilota professionale d'aeroplano no. 819. Seguirono i primi impieghi commerciali per conto dell'Aero Club di Zurigo.
In quel periodo si sposò con Silvia dalla quale ebbe quattro figli (i due maschi Hansueli e Thomas sono entrambi piloti d'elicottero). Nello stesso anno si stabilì a Samedan/GR.
Come provetto alpinista e membro della GASS in quel periodo ebbe modo di volare a bordo degli apparecchi della Heliswiss. Inizialmente però gli elicotteri come i Bell 47G2 non lo entusiasmarono molto. Avevano prestazioni alquanto limitate ed anche lo spazio in cabina era ridotto. In più di un’occasione per i motivi anzidetti dopo l’intervento di soccorso fu costretto a scendere a piedi, vuoi perché non c’era posto in cabina, vuoi perché l’elicottero non poteva decollare a pieno carico. Cambiò comunque opinione dopo aver avuto la possibilità di volare con un istruttore che lo introdusse al pilotaggio dell’elicottero.
Pilota d'elicottero
Il 1964 è marcato da una tappa importante della sua carriera aeronautica. Insieme a Markus Burkhard fu scelto quale futuro pilota d'elicottero della Heliswiss. In agosto iniziò perciò a Belp/BE il corso di formazione quale elicotterista su Bell 47G2 e G3B-1. Dopo la formazione di base seguirono corsi specifici che effettuò a Losanna e poi a Samedan istruito principalmente da Jean Seydoux. Pochi mesi dopo, il 2 novembre 1964, l'UFAC gli rilasciò la licenza di pilota professionale no. 79.
A partire dal 1965 iniziò a lavorare come pilota professionale a pieno titolo per conto della Heliswiss. All’inizio effettuò trasporti di persone e materiale servendosi principalmente degli elicotteri (Agusta-)Bell 47G3B-1.
Nella primavera del 1966 e in quella successiva effettuò dei voli di misurazione nel deserto del Sahara. Nel frattempo iniziò anche con l'attività di pilota soccorritore per conto della GASS. Una missione davvero particolare per conto di quest'ultima la compì il 13 gennaio 1968 sull'Alp Hinter-Tarsana/GR. In quella circostanza portò in salvo un anziano contadino che insieme al suo mulo e a qualche gallina era rimasto isolato nella sua baita dopo una forte caduta di neve. Fu in quella circostanza che per la prima volta la GASS soccorse degli animali. Usando tutta la potenza dell’elicottero il mulo dell'anziano fu trasportato al sicuro.
Il 15 luglio 1969 Bärfuss ottenne la qualifica di pilota istruttore e contemporaneamente l'abilitazione al pilotaggio degli apparecchi (Agusta-)Bell 206A Jet Ranger.
Nel 1971 la Rega fondò una nuova base a Samedan per servire l’Engadina e gli affidò l’SE 3160 Alouette III HB-XDF, il primo apparecchio interamente finanziato dai soci sostenitori (oggi è custodito al museo dei trasporti a Lucerna). Fino al momento del suo pensionamento, avvenuto nel 1993, il pilota grigionese effettuò oltre 3'000 missioni di salvataggio.
Nel corso della sua lunga carriera ebbe moltissime soddisfazioni ma anche qualche momento d'apprensione. Uno di questi si fissò indelebilmente nella sua memoria. Il 4 settembre 1984 mentre si trovava in Perù fu costretto ad effettuare un'autorotazione in seguito ad un guasto alla trasmissione. Mentre si apprestava a toccare terra nell'unico spiazzo disponibile, ad un metro da terra improvvisamente il rotore principale dell'SA 315B Lama HB-XNC si distaccò dalla fusoliera insieme alla trasmissione. "E’ stata una questione di fortuna" mi disse una volta sorridendo.
Nasce la Heli-Bernina
L'anno seguente Bärfuss, che aveva alle sue spalle un’esperienza di oltre 7'500 ore di volo, lasciò la Heliswiss per fondare insieme a Leo Caminada la Heli-Bernina. La nuova compagnia iniziò la sua attività nel corso del mese di giugno del 1985.
Nel 2000, raggiunti i 65 anni, Bärfuss lasciò l'attività quale pilota professionale d'elicottero. A quel momento contava circa 13'500 ore di volo.
Nel corso della sua lunga attività di elicotterista durata oltre 40 anni pilotò diversi apparecchi. La lista comprende: Bell 47G/J, Bell 206 Jet Ranger, Alouette II, Alouette III, Hughes 500, SA 315B Lama, Hughes 300, AS 350 Ecureuil, Agusta-Bell 204B.
"Rispetto al passato la clientela oggigiorno è diventata molto più esigente" affermò in un'intervista "Spesso non conosce ragioni e spinge il pilota a prendere dei rischi anche se le circostanze impongono invece uno stop. In questi frangenti il pilota deve conoscere i propri limiti e quelli della macchina. La meteo gioca un fattore molto importante in questo mestiere". Il pilota grigionese sapeva bene di cosa parlava. L’elenco degli amici e colleghi che perse in incidenti aerei contava oltre 30 nomi!
Ad occuparsi dell'Heli-Bernina dopo il suo pensionamento è stato il figlio Hansueli aiutato dal fratello Thomas che è pilota della Rega. Entrambi hanno ereditato la passione per l’ala rotante.
Il padre poteva giustamente considerarsi un pioniere dell’ala rotante in Svizzera. Viveva a Samaden circondato dallo splendido paesaggio engadinese che sorvolò innumerevoli volte, per lavoro, per piacere o per portare soccorso.
Lo si vedeva spesso all'aeroporto dove il suo aiuto e i suoi consigli erano sempre apprezzati.
Ulrich Bärfuss dopo una grave malattia sopportata con pazienza si è spento a casa sua attorniato dalla sua famiglia il 14 gennaio 2020.
Ecco Ulrich Bärfuss in un vecchio filmato proveniente dagli archivi della televisione svizzera: http://www.srf.ch/play/tv/archivperlen/video/der-alte-mann-und-sein-maultier?id=e88dd842-eca2-446d-a726-979dc69d935d
HAB 01/2020